Il Namaste invoca la salvezza energica e la gratitudine, secondo la tradizione, si esegue con le mani giunte piatte sopra la testa, per salutare Dio; con le mani davanti al viso per salutare una guida spirituale, e con le mani davanti al petto per salutare i suoi simili.
Ma comprendiamo davvero questo mudra universale e le sue alte vibrazioni energetiche?
Nonostante la sua antichità e origine sacra, è molto frequentemente usato come saluto quotidiano in India e Nepal, soprattutto nella regione himalayana. Gli indù usano la parola Namaste come forma di saluto e addio, oltre che per ringraziare, in segno di rispetto. Ma mentre ringrazi l'altra persona, sei anche grato a te stesso, perché hai creato un'unione reciproca.
"Lo Spirito in me onora e rispetta il tuo".
In sanscrito, la lingua sacra dell'India, NAMAS significa Salutazione e TE significa TU, SALUTATI!
Il suo significato è puramente spirituale e significa "Saluto il sole, la luce divina che è in te".
Questa idea deriva dal fatto che nella cultura sanscrita, ogni persona in realtà forma un tutto, in unione con l'universo.
Namas può essere tradotto come "niente è mio" cancellando così l'ego per lasciare spazio all'autenticità. L'espressione Namasté è accompagnata da un gesto chiamato mudra: un gesto sacro ad alta frequenza energetica.
In sanscrito, Mudra significa "sigillare" come si suggella un'intenzione nel corpo e nello spirito. I mudra ci aiutano a raggiungere uno stato di concentrazione e a sviluppare un senso di benessere fisico.
Il mudra NAMASTÉ
Consiste nell'unire i palmi delle mani a forma di preghiera, posizionandoli al centro del petto e facendo una leggera inclinazione del capo mentre si chiudono gli occhi. In questa posizione abbiamo un certo equilibrio che ci permette di far circolare meglio la nostra energia.
Gli emisferi, destro e sinistro, del tuo cervello si bilanciano temporaneamente e tornano al loro stato più originale. Le nostre dita contengono molte terminazioni nervose e secondo lo yoga questa "posizione delle dita" facilita la trasmissione delle nostre intenzioni alla nostra mente.
Le mani sono poste davanti al petto perché è il luogo dove si trova il chakra del cuore: ANAHATA che significa "punto di vita", meglio conosciuto con il nome di plesso solare. Questa posizione armonizza e àncora le nostre azioni. Nell'Induismo, la mano destra rappresenta la divinità: il piano spirituale, mentre la mano sinistra rappresenta l'umanità: il piano terrestre.
L'unione delle 2 mani rende possibile unire i 2 piani: umano e divino.
Ci sono 3 modi per eseguire il saluto NAMASTE a seconda di chi saluti:
- Salutare DIO: come nella prima immagine, le mani unite nel palmo sopra la testa, il chakra della corona SAHASRARA.
- Salutare un Maestro spirituale: come nell'immagine centrale, le mani unite a palmo davanti agli occhi, davanti al chakra AJNA del terzo occhio.
- Salutare un simile: come nell'ultima immagine, le mani unite nei palmi davanti al plesso solare, ANAHATA chakra.
L'energia del sacro NAMASTA
Unendo le mani vicino al chakra del cuore, aumentiamo il flusso di energie positive e inclinando la testa e chiudendo gli occhi, ci arrendiamo alle energie cosmiche che creano amore. Namasté permette a due persone di unirsi energeticamente in un modo senza tempo e lasciando andare l'ego. È una posizione di umiltà che ci permette di prendere coscienza della nostra presenza in questo mondo e nel contesto in cui ci troviamo.
Il Namaste quindi crea vibrazioni in chi compie e in chi riceve il gesto, come spiegato nel disegno sottostante:
In questo esempio, il saluto della persona è al livello spirituale del 30% mentre la persona salutata è al livello spirituale del 50%. Condividendo Namaste, riconosciamo che c'è una scintilla di divinità dentro ognuno di noi, così ci rendiamo conto che non salutiamo più il corpo fisico stringendo la mano della persona, ma salutiamo invece la nostra anima e la presentiamo alla persona allo stesso modo.
Condividendo Namaste, riconosciamo che c'è una scintilla di divinità dentro ognuno di noi, così ci rendiamo conto che non salutiamo più il corpo fisico stringendo la mano della persona, ma salutiamo invece la nostra anima e la presentiamo alla persona. un'altra persona allo stesso modo. Se il Namaste rende possibile creare l'unione spirituale tra due anime, permetterebbe anche di sviluppare una connessione universale globale?
Se è così, allora Namaste sarebbe una fonte sacra di amore universale.
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